Foto amatori e professionisti hanno esigenze diverse e i corredi vanno scelti di consguenza. Possono costare poche centinaia di euro oppure svariate decine di migliaia di euro e nel mezzo c’è il mondo! Spesso il risultato non dipende dal costo delle attrezzature, ma da come si usano e comunque vanno fatte alcune scelte. Una delle tante è: obiettivi zoom o obiettivi fissi?
Se pensiamo che io voglia affrontare il discorso come viene fatto da decenni vi sbagliate di grosso, non esiste il confronto tra la qualità e la comodità, è un falso problema e comunque ci sono obiettivi zoom di altissima qualità, zoom poco versatili, fissi mediocri e fissi facili da usare. Questo è il contrario di quello che in tanti si aspettano di sentir dire. La qualità non è che non conta, conta anche la semplicità d’uso, ma sono argomenti di secondo piano.
Dobbiamo tener presente ‘sti obiettivi li usiamo noi e per usarli bene devono essere comodi e facili da usare e portare in giro. Un obiettivo scomodo, sbilanciato, pesante… nel migliore dei casi non lo si sfrutta al 100%, altrimenti non lo si usa affatto. Può capitare di doverne usare per applicazioni specifiche, ma in genere si cercano sempre le strade più semplici, ovviamente. La facilità di utilizzo di un’obiettivo è una caratteristica spesso sottovalutata, ma che alla fine ci fa fare scelte diverse, per certi versi strane!
La differenza tra un fisso e uno zoom è che il fisso in genere si usa con più semplicità, ha sempre la stessa sfocatura, la stessa prospettiva… È facile portare avanti un progetto e ne guadagna la narrativa del racconto fotografico grazie a un linguaggio sempre coerente.
Quella che comunemente viene percepita come la semplicità d’uso dello zoom, è la possibilità di cambiere l’inquadratura, ma se ci si ferma solo a quel punto si sbaglia di grosso. Ogni volta che si ruota la ghiera della focale cambia la natura della fotografia: si cambiano prospettiva, angolo di campo, sfocatura, resa ottica del’obiettivo, spesso la luminosità e tante altre piccolezze. E’ un pregio o un difetto? E’ un limite o una potenzialità? Una zoommata cambia cento cose ogni volta e usare uno zoom con criterio apre a tante possibilità, ti permette di essere estremamente efficace e produttivo, ma se si usa senza aver cognizione di causa tutta questa gran capacità di fare tante foto in poco tempo, può influire negativamente sulla narrativa del racconto fotografico e ci riempie gli hard-discs di foto inutili!
Fissi e zoom hanno i propri limiti e le proprie potenzialità e le nostre scelte si devrebbero fare in base alle potenzialità che ci interessano. Ricordiamoci che fotografia è sinonimo di racconto e è l’unica cosa di cui dobbiamo tener conto. Sicuramente un obiettivo poco nitido non giova e un minimo di ricerca della qualità va sempre perseguita, ma più che altro è bene costruire il proprio corredo con strumenti che ci fanno raccontare meglio, anche perché per raggiungere ottimi risultati non serve sempre e solto il top. In questo periodo, io che ho usato sempre obiettivi fissi, sto provando sulla mia pelle la complessità dell’utilizzo di uno zoom, che per le foto una tantum, non mi da assolutamente problemi, ma se devo fare un racconto, usare più foto per fare un racconto, quella facilità di cambiare inquadratura, prospettiva e tutto il resto, la pago con un maggiore impegno nella dialettica e nel costruire il messaggio.
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